Archiviaggi | Vicenza e dintorni tra luoghi noti e inaspettati una guida per architetti e appassionati

Archiviaggi | Vicenza e dintorni tra luoghi noti e inaspettati una guida per architetti e appassionati

Per una gita fuori porta di pochi giorni o da inserire all’interno di un itinerario d’architettura in Veneto, la città di Vicenza diventa tappa obbligatoria. Città d’arte conosciuta per i grandi architetti che ci hanno operato, tra un aperitivo e una passeggiata in centro è possibile scoprire luoghi bellissimi e inaspettati con opere rinascimentali e contemporanee.

La Basilica Palladiana

Partendo dal centro città, in Piazza dei Signori a Vicenza, domina la scena la Basilica Palladiana, edificio con funzione laica e centro dell’attività pubblica del passato. Riprogettato da Andrea Palladio durante il Rinascimento, è uno tra i cantieri più importanti dell’architetto veneto ed oggi l’edificio simbolo della città. I suoi loggiati lo rendono lo spazio vivo della città: è infatti possibile ritrovarsi all’improvviso all’interno del mercato cittadino che si svolge in piazza nei giorni di martedì e giovedì.

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La Basilica, ristrutturata nel 2012, accoglie oggi al suo interno numerose mostre adattando il suo ampio spazio a diverse modalità espositive ma una volta dentro ciò che domina lo spazio è la copertura a carena di nave rovesciata che permette di realizzare un enorme sala senza supporti intermedi. Un grande edificio in città, tra porticati e serliane, che vale la pena visitare approfittando delle mostre temporanee.

Consiglio la visita, a pochi metri dalla Basilica, del Palladio Museum in Palazzo Barbarano per approfondire, in uno spazio che sperimenta nuove forme di storytelling, la figura dell’architetto e le sue opere.

Teatro Olimpico

Punto di partenza per la visita alle ville realizzate da Palladio è invece il Teatro Olimpico di Vicenza, ultimo grande capolavoro dell’architetto, in cui ci mostra gli esiti di tutti i suoi studi sui teatri, rovine e ruderi romani. Al suo interno abbiamo la possibilità di visitare uno tra i pochi teatri di forma ellittica in Italia e oggi sito UNESCO.

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Un interno in cui il genio dell’architetto tiene insieme, cavea e spazio scenico, in uno spazio che sembrava troppo ristretto, accogliendo le sorprendenti scene prospettiche di Vincenzo Scamozzi. Le soluzioni architettoniche proposte da Palladio creano uno spazio totalizzante dove fa da padrone il soffitto piano con dipinto un incredibile cielo dai colori pastello.

Fondazione Bisazza

Poco fuori dalla città, a circa 20 minuti in macchina, è possibile raggiungere la Fondazione Bisazza che si presenta come un mondo delle meraviglie e uno spazio onirico in cui il design incontra il sogno e diventa arte. Bisazza, uno dei brand di lusso più autorevoli nel mondo del design e leader mondiale nella produzione del mosaico, ha deciso di realizzare un progetto continuo e in divenire, in cui grazie alla collaborazione con artisti e progettisti si creano opere inedite attraverso l’applicazione del mosaico.

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All’interno ci si ritrova anche davanti ad una poltrona monumentale multicolore alta più di 3 metri e rivestita in mosaico: gli ex spazi produttivi dell’azienda ospitano oggi numerose ed inaspettate opere di Mendini, Sottsass, Pawson, Meier, Paladino e molti designer o artisti che oggi fanno parte della collezione permanente della fondazione.

Non sei ancora convinto? Per darti qualche numero stiamo parlando di 7500 m2 di spazio espositivo e opere d’arte composte con 15 milioni di tessere di mosaico dai più importanti esponenti dell’architettura e del design. Una visita è obbligatoria!

Articolo e foto Salvatore Borgese

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