Il magico fascino della Venezia segreta: confesso che prima di trasferirmici la odiavo, pensavo che fosse una città cupa e puzzolente. Invece me ne sono innamorata, perché un po’ viverci mi ha cambiata. Desidero che cambi un po’ anche voi, quindi oggi vi mostro la mia Venezia segreta. 10 di quei luoghi del cuore, sconosciuti ai più e lontani dai cartelli turistici, che conservano il fascino di una città che vive nel passato.
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Ca’ Zenobio degli Armeni
Per me è un piccolo giardino segreto. Si trova nel sestiere di Dorsoduro e, ad oggi, è spesso aperta in occasione di mostre (anche durante la Biennale) e per eventi privati. È un edificio della seconda metà del 1600, della famiglia Zenobio appunto, ed è in stile barocco veneziano.

La parte più suggestiva è sicuramente il giardino, con qualche tavolino e un verde che non ti aspetti. Lo si raggiunge passando per tre spazi di soglia diversi, di cui uno particolarmente bello grazie ad una serie di specchi concentrici.
Casa Flatiron
No, non si chiama così. Io la chiamo così: se hai informazioni scrivimele nei commenti e te ne sarò molto grata. Si trova nel sestiere di Castello, in un intrico di callette tra Santa Maria Formosa e San Zaccaria. Questo per ricordarti di alzare lo sguardo ad ogni passo!

Casa circondata dall’acqua
L’unica casa di Venezia che è circondata dall’acqua su tre lati e si trova anche lei nel sestiere Castello. Ha un unico accesso sul retro e si può fotografare ed osservare da Fondamenta Felzi, nei pressi della famosa libreria Acqua Alta.

Squero di San Trovaso
Lo “squero” è un edificio dove nella parte al piano terra si costruiscono e riparano le gondole seguendo la tradizione, mentre al piano superiore si vive. Solitamente la parte al piano terra è in legno e il resto in muratura.

Qui siamo nel sestiere di Dorsoduro, nel campiello di San Trovaso, dove si trova lo squero meglio conservato della città ed ancora in funzione. Naturalmente è vietato l’ingresso: l’angolo migliore da cui guardarlo è Fondamenta Nani, sul lato opposto del canale.
Scala Contarini del Bovolo
Si tratta di una torre scalare che decora la facciata interna di Palazzo Contarini. Per ammirare questa scala dallo stile protorinascimentale veneziano bisogna andare nel sestiere San Marco, in campo Manin e prendere una calletta stretta stretta.

Questa torre è un unicum imperdibile: in cima c’è una cupola belvedere che permette una vista stupenda sulla città.
Ghetto Ebraico
Dal 1527 una zona confinata nel sestiere di Cannaregio raccoglieva tutti gli ebrei della città: il ghetto. Ad oggi si raggiunge il Ghetto Vecio passando da un sottoportego nei pressi del Ponte delle Guglie oppure da un ponte dalla balaustra in ferro venendo dalla Fondamenta della Misericordia per arrivare in Ghetto Nuovo.

Le case qui sono altissime, rispetto al resto della città: poiché non avevano il permesso di abitare in altre zone della città aggiunsero piani alle abitazioni.
Ponte del chiodo
Nel sestiere di Cannaregio, alla fine della Fondamenta della Misericordia, c’è un ponticello privato molto particolare. È senza parapetti! Una volta tutti i ponti erano così, ma si sono poi adeguati alle moderne normative edilizie, tranne questo.

In laguna non è l’unico: il secondo ancora esistente (Ponte del Diavolo) si trova sull’isola di Torcello.
Calle Varisco e Calle Widmann
Calle Varisco si trova nel Sestiere di Cannareggio ed è, in assoluto, la più stretta di Venezia. Per chi soffre di claustrofobia, ma vuole comunque provare l’ebbrezza di attraversare una calle strettina può virare su Calle Widmann, sempre nel sestiere di Cannaregio ma all’altezza del “ponte dei giocattoli”.

Labirinto Borges
Un labirinto che è un po’ il simbolo di una Venezia segreta. Si trova all’interno della sede della Fondazione Giorgio Cini, nell’isola di San Giorgio Maggiore (quella che è proprio di fianco all’isola della Giudecca). Il labirinto è una ricostruzione del labirinto che il noto “labirintologo” Randoll Coate ha progettato ispirandosi al racconto “Il giardino dei sentieri che si biforcano” di Jorge Luis Borges.

Scuola Grande di San Giovanni Evangelista
Situata nel sestiere di San Polo, a pochi passi dalla più famosa Scuola Grande di San Rocco. Fondata nel 1261, questa Scuola presenta delle opere di artisti davvero celebri: dal Bellini, al Carpaccio fino al Mansueti per citare i pittori. All’esterno i decori e il setto d’ingresso sono opera della scuola Lombardo, famosi scultori del periodo protorinascimentale.

Munisciti anche di guida e soprattutto di cartina, per non perderti. E no, il gps non prende sempre bene tra le calli.
2 comments
Adoro Venezia! Il Fondaco dei Tedeschi è fantastico ora che l’hanno ristrutturato. Peccato che ci sono andata a carnevale e c’era un bel po’ di foschia! La zona di Castello l’ho visitata lo scorso anno: fantastica!
Come non adorare Venezia! 🙂 Casteo è bellissimo in ogni stagione e in ogni sua parte. E’ proprio 100% Venezia!