Da quando ho vissuto a Venezia una domanda che mi sento fare spesso è: “Devo visitare Venezia, mi sai dire che cosa posso fare a Venezia gratis?“. Diciamocelo, la fama della città non è proprio di essere economica, ma conosco alcuni posticini che possono piacerti e stupirti. Mettiti da ora il cuore in pace: se vuoi visitare Venezia spendendo poco o niente dovrai camminare tanto.
Scopri con me, che ci ho vissuto, i luoghi di Venezia gratis ed imperdibili!
Fai un salto in Pescaria al Mercato di Rialto
È una meta assai gettonata dai turisti, ma forse non la conosci perchè viene spesso chiamata “Mercato di Rialto”. La pescaria è il mercato di Venezia più grande (ed economico), dove anche io andavo a fare la spesa. Si tratta di una location storica, poichè risale al 1459 il decreto del Senato veneto per la costruzione di una zona dove vendere pesce, adiacente a quella dove si vendevano frutta e verdura (la “frutaria”).


Guardare Venezia dall’alto del Fondaco dei Tedeschi
Venezia si vive molto in basso, ma dall’alto è tutta un’altra cosa. Vedere Venezia dall’alto secondo me è un must che non puoi perderti. Io stessa anni fa ho aspettato ore in coda al campanile di San Marco, ma il prezzo è salato e l’attesa molto lunga. Da qualche mese il gruppo DFS ha riaperto le porte all’antico Fondaco dei Tedeschi, che è stato rigenerato come centro commerciale di lusso.

All’ultimo piano una terrazza panoramica permette una vista a 360 gradi sulla città. Ti consiglio assolutamente di farci un salto, anche gli interni sono altrettanto meravigliosi e unici: le foto le trovi nel post tutto dedicato al T Fondaco dei Tedeschi by DFS Group!
Visitare San Pietro in Castello
Il Sestiere di Castello (o Casteo) è splendido: poco esplorato dai turisti, che si attengono di solito ai percorsi classici e non osano spingersi laddove mancano i cartelli sui muri. Io invece ti dico: perditi. Perditi tra le calli strette, perditi sotto ai panni stesi ad asciugare, perditi lungo muri pieni di glicine. Tanto alla fine arriverai sempre in San Pietro. Un grande campo aperto e una chiesa tutta bianca. Entra nei chiostri e riposati sulle panchine: qui, sotto al campanile, il tempo sembra scorrere diversamente.

La Basilica di San Pietro fino al 1800 fu sede ufficiale del patriarca di Venezia. Cosa vuol dire? Significa che San Marco era la chiesa del Doge di Venezia, capo dello Stato, mentre questa era la sede del capo religioso della Serenissima. Una volta caduta la Repubblica, Napoleone spostò la sede religiosa a San Marco.
Passeggiare sulle Zattere
Le zattere non sono le imbarcazioni dei naufraghi, quantomeno non a Venezia! Sono piuttosto una fondamenta che si affaccia sul Canale della Giudecca. È situata nel sestiere di Dorsoduro ed essendo il limite meridionale del centro storico della città è molto esposta al sole: in estate è consigliato passarci verso le ore del tramonto o di notte, in inverno invece è la meta ideale per scaldarsi un pochino.

Nell’ultimo tratta si trovano i magazzini del Sale e la Punta della Dogana, da dove si gode una splendida vista verso San Marco e l’isola di San Giorgio. Proprio ai magazzini del sale si deve la nascita del nome delle “Fondamenta delle zattere”, poichè pare che il sale venisse trasportato su delle zattere e scaricato nei magazzini.

Scoprire le architetture della Venezia contemporanea in Giudecca
Se ami l’architettura contemporanea a Venezia non rimarrai deluso, ma anzi sorpreso. Qui e là compaiono interventi di rigenerazione e nuove costruzioni, che si mimetizzano tra i palazzi antichi. La zona più famosa è sicuramente l’ex area industriale Junghans, nell’isola della Giudecca, ad opera dello studio di Cino Zucchi. Ricordati che una corsa in vaporetto costa 7,50€!

Si tratta di un complesso costituito da diversi edifici, che riprendono in chiave moderna i tratti tipici della costruzione tradizionale veneziana. Ti consiglio assolutamente un giro per guardare Venezia da lontano, osservare i cantieri navali tipici della Giudecca e dare uno sguardo alla laguna.

2 comments
Interessante il materiale con il quale venivano fatte le maschere: non ci avevo mai pensato, io mi ero interessata solo alla loro storia e al loro significato!
eheheheh, deformazione professionale da architetta 😀