Oggi parliamo di arte! C’è un artista che ho scelto di presentarti oggi, perché amo la sua arte surrealista e desidero far conoscere anche a te i suoi “castelli in aria”, che ho scoperto in alcune rinomate gallerie d’arte a Orta San Giulio. È Rolando Greco pittore del Sud Italia, i cui quadri (ri)portano ad un tempo lontano e privo di gravità. Nato a Cosenza nel 1966, ha vissuto per molti anni nel Nord Italia e partecipato al gruppo En plein air, attivo dal 1930.

I suoi lavori mi hanno sempre colpita e volevo capirne di più: qual è il suo percorso di studi e cosa l’ha portata a dipingere?
Il mio è un dono di natura. Ho sempre disegnato e all’età di 12 anni ho iniziato a frequentare persone o maestri che dipingevano. Poi, quando mi sono trasferito al Nord, ho fatto diversi corsi di pittura. Tra questi ho seguito un corso importantissimo sull’equilibrio ambientale, architettura e arredamento e colori per i quadri.
Ci racconti qualcosa dell’esperienza del gruppo “En plein air”. Come si è sviluppato negli anni il suo stile, fino ad arrivare a questa pittura surrealista?
Il gruppo italiano “En plein air” fu fondato dal maestro Walter Visioli, pittore di Bormio. Veniva gestito in modo professionale da molti critici e storici d’arte, tra cui Umberto Zaccaria, Umberto Tessari e Bertacchini. Era molto difficile entrare nel gruppo, lo ammetto. Io ho avuto occasione di farne parte dopo aver vinto il primo premio al concorso internazionale di pittura a Salso Maggiore Terme.

Assieme al gruppo ho girato tutta l’Italia, un’esperienza che mi ha permesso di arricchire la mia conoscenza sull’arte. Per me è stato come frequentare un’accademia per 10 anni.
Quali sono gli artisti o le artiste che la ispirano?
Da bambino amavo i quadri di Renè Magritte, in seguito ho apprezzato molto anche Salvator Dalì. La mia passione mi ha portato a studiare molte altre tecniche, ma solo nel surrealismo ho poi trovato la mia strada, perché a me piace giocare con la pittura.
La figura più ricorrente dei suoi dipinti è una città medievale: come mai questa scelta di soggetto e da dove viene l’ispirazione? E’ una città sempre diversa, esiste o di fantasia?
Nel meridione ci sono tanti paesaggi arroccati che nascono dalle rocce. Io li trasformo in paesaggi medievali, per renderli più pittorici e fantasiosi.

