Una domanda che ormai tutti ci poniamo: i robot ci cambiano la vita? La tecnologia è parte integrante della nostra quotidianità e, grazie alla digitalizzazione, la robotica è stata oggetto di una ridefinizione radicale. Design e tecnologia ancora una volta vanno a braccetto. Sono i designer, durante il loro lavoro di progettazione e realizzazione, che stabiliscono il rapporto uomo-macchina.
La mostra “Hello, Robot.”, presso il Vitra Design Museum, comprende circa 150 oggetti di design e d’arte. E si interroga con 14 domande sul rapporto controverso uomo – robot.

L’ingresso alla mostra, nell’edificio progettato Frank Gehry.
La mostra
Tra il chiedersi se abbiamo mai incontrato un robot o se sono amici o nemici, la mostra si sviluppa in quattro parti, seguendo il filo conduttore delle 14 domande.

La prima domanda: hai mai incontrato un robot? La terza, sullo sfondo: abbiamo davvero bisogno dei Robot?
La prima parte si concentra sulla percezione che la cultura popolare ha dato dei robot: non solo Star Wars (nerd a rapporto!), ma anche i transformers e i primi robot giocattolo. La seconda parte osserva il difficile rapporto dei robot col mondo del lavoro e come essi siano spesso percepiti come minaccia.

Alcuni robot giocattolo vintage in esposizione.
La terza parte mostra come la tecnologia sia di aiuto e assistenza per la nostra vita quotidiana: dagli hub assistenziali ai veri e propri androidi. Come Musio, il prototipo di un hub per la casa.

Ha proprio l’aria simpatica!
Come AIBO, un robot a forma di cane della Sony, prodotto dal 1999 al 2006 e ben conosciuto da noi Millenials.

AIBO, di Sony: non è simpatico?
Come Paro, la foca assistenziale realizzata per scopi terapeutici e nota ai più grazie alla serie televisiva Master of None.

Paro, la foca: un robot che aiuta a combattere la depressione.
Come Starship Delivery Robot, un robot-fattorino delle consegne.

Un più che valido aiuto!
La quarta e ultima parte esplora la continua fusione tra uomo e robotica: l’era del postumano è un argomento di grande dibattito attualmente, che elettrizza alcuni e spaventa altri.

La quarta parte: pendono dall’alto gli Horyzon di Philiph Beesley, dei sensori che si relazionano con l’uomo attraverso il movimento.
Visitando le diverse parti della mostra, osservando stralci di vita quotidiana (un roomba smontato, la locandina del film walli-e), viene spontaneo chiedersi come e se i robot ci cambiano la vita. Una domanda da lasciare aperta, in evoluzione, esattamente come il rapporto tra uomo e macchina.
Il padiglione
All’esterno del Vitra Design Museum la mostra prosegue con il padiglione Elytra Filament Pavilion. I singoli moduli che compono la copertura sono realizzati con l’ausilio di un robot industriale e progettati da un algoritmo.

Il padiglione e, sullo sfondo, la Vitra Haus di Herzog & De Meuron
Anche tu ti chiedi quanto i robot ci cambiano la vita? Non perderti la mostra!
Durata: dal 11 Febbraio al 14 Maggio 2017
Dove: Vitra Design Museum
Orari: Ogni giorno dalle 10.00 alle 18.00