Una casa accogliente, con un’anima vintage e un tocco contemporaneo nel centro di Bologna. Il progetto è nato in piena pandemia e, con calma, è diventato realtà aderendo ai desideri del suo proprietario, un giovane professionista e i suoi due gatti.
La richiesta
L’appartamento presentava un enorme ingresso buio, una cucina abitabile con un caminetto a legna, un’ampia camera da letto e un bagno lungo e stretto. Tutto ricalcava gli schemi costruttivi dell’epoca a cui risale, gli anni ’20 del 1900. La richiesta del cliente, già proprietario di Casa Davide, era di ottenere una casa dove vivere in modo confortevole, con un open space per la zona giorno e un tocco di lusso che riproponesse le atmosfere del Grande Gatsby, ma con la funzionalità dello stile contemporaneo.


Concept e progetto
L’atmosfera è vintage con colori neutri e delicate tinte pastello che corrono lungo le superfici: qui arredo e finiture si fondono assieme per trovare una armonia nel concept.
File rouge è ovviamente l’ispirazione al mondo dell’art Decò, con geometrie e dettagli dorati, ma reinterpretati in chiave contemporanea.


La zona giorno è unita da una boiserie che si ferma a 1.20 m di altezza, ma invece che essere in legno con le classiche bugnature, si alleggerisce e si modernizza con l’idropittura a parete. Il mobile cucina accompagna l’atmosfera con una superficia liscia e chiara, con dettagli in color rame e una cappa a vista contrapposta al caminetto a bioetanolo.

La stanza da letto è una tana accogliente, che mantiene gli stessi toni e la stessa palette della zona giorno. Gli elementi chiave sono un armadio dalla superficie liscia simile alla cucina, una testiera morbida e tondeggiante e pochi dettagli che personalizzano l’ambiente.

Il bagno è rivestito completamente di grandi lastre di grès effetto marmo calacatta con una sfumatura oro, che viene ripresa dai dettagli dei miscelatori in nero e oro opaco. Il lavabo è un progetto su misura, disegnato appositamente per ospitare la lavatrice e garantire un piano d’appoggio ampio.

Progetto: Arch. Gianluca Ardiani, Arch. Violetta Breda per Architempore con la collaborazione di Arch. Mario Napolitano
Foto: Xhesika Prifti