Poco più di un anno fa un mio storico fornitore mi dice: “Vuoi venire a vedere il nostro nuovo showroom? E’ uno spazio nuovissimo, in via Tagliamento a Milano e vogliamo costruire un nuovo modo di lavorare con i professionisti e i clienti privati”. Ovviamente non potevo dire di no!
Ideoteca è il luogo di Milano dove scegliere le finiture per la propria casa, realizzare una moodboard per valutare la palette dei colori e le texture e dove trovare una selezione di materiali interessanti!

Durante la mia prima visita sono rimasta colpita dalle vetrine, dove era esposta una selezione di pavimento in bamboo. Antonella mi ha introdotta a questo materiale e me ne sono innamorata così tanto che quando si è tratta di scegliere il pavimento a casa mia, per il progetto di Casa², non ho esitato! Ho scelto il pavimento in bamboo! Ma quale?
Pavimento in bamboo: cos’è?
Il bamboo è un’erba a crescita rapida che viene coltivata nelle foreste in Cina. Viene considerato un materiale sostenibile per la sua capacità di crescita e di sviluppo: in alcuni periodi dell’anno riesce a crescere anche di 1 m al giorno e si può raccogliere già a 5/6 anni di crescita (contro i 100 circa del Rovere).
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Le sue caratteristiche lo rendono un materiale resistente e duro (viene infatti chiamato “l’acciaio vegetale”), che ben si presta alle finiture di interni e al design: da sempre in Cina viene utilizzato come materiale da costruzione, ma negli ultimi anni sta diventando una scelta anche in Europa e in Italia, dove le aziende principali del mercato europeo lo importano e lo lavorano secondo gli standard e le certificazioni nostrane.

Il pavimento in bamboo è quindi un materiale simile ai parquet in varie essenze di legno, ma con caratteristiche leggermente diverse. Caldo e confortevole al tatto come un parquet, ha un costo di produzione più basso ed ha un impatto ambientale più ridotto.
Pavimento in bamboo: che tipologia?
Dopo la raccolta delle canne di bamboo, le lavorazioni possibili per un pavimento sono 3:
- Orizzontale
- Verticale
- Strand
Il bambù con taglio orizzontale presenta le lamelle disposte in senso orizzontale, un metodo che evidenzia i nodi caratteristici delle canne, dando un look molto orientale alle doghe.
Il bambù con taglio verticale, tagliato nel senso opposto, evidenzia i nodi piccolissimi e quasi impercettibili, rendendo la doga molto pulita e dal look contemporaneo e minimale.

Il bambù strand è invece qualcosa di completamente diverso: in questo caso le lamelle vengono sfilacciate, pressate e ricomposte. Il risultato finale è di una doga con nodi impercettibili e dal look molto contemporaneo e omogeneo. Il metodo di lavorazione contribuisce ad esaltare la qualità di questo pavimento e in particolare la durezza che diventa più resistente di ogni parquet tradizionale.
Pavimento in bamboo: che colorazione?
La colorazione naturale del bamboo è di un giallo caldo, che ricorda il miele. A partire da questo colore si possono avere nuances più chiare o più scure. Il bamboo può essere sbiancato, per ottenere un colore più chiaro sempre a base calda oppure può essere carbonizzato, per ottenere un colore più scuro, simile al caramello.

La mia scelta finale per il progetto di Casa²
Per il progetto di Casa² ho scelto un pavimento in bamboo strand carbonizzato!

Il nostro pavimento sarà in 100% bambù, con vernici naturali e senza additivi e collanti chimici. Abbiamo scelto la tipologia strand, sia per le sue caratteristiche incredibili di compattezza e durezza, sia per l’effetto estetico che ci ricorda molto quello di un’essenza in legno tradizionale pur mantenendo il suo look più particolare. Abbiamo scelto un colore scuro, a supporto alla palette di colori scelta, tutta sui toni del bianco, grigio e azzurro carta da zucchero.
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