Guardare la città dall’alto è sempre emozionante: in Italia siamo più abituati a salire su campanili e cupole, ma Milano è la città pioniera dell’architettura verso l’alto in Italia. Conosci la storia dei grattacieli a Milano? No? Te la racconto io.
Torre Breda – 1954
Progettata dall’architetto Luigi Mattioni, è alta 116 m per 31 piani. È stato il primo edificio che ha superato l’altezza della Madonnina sul Duomo di Milano e per 4 anni l’edificio più alto d’Italia.
Torre Velasca – 1958
La Torre Velasca è uno dei simboli dello skyline milanese e bene sottoposto a tutela. Progettata dal famoso studio italiano BBPR è alta 106 metri per 26 piani. Fino al 18esimo piano si trovano negozi ed uffici, mentre gli altri sono residenze private sviluppate su una pianta più larga, come risulta evidente dall’esterno.
Torre Galfa – 1959

La Torre Galfa, progettata dall’architetto Bega, è alta 109 m per 31 piani. Da qualche anno è stata sottoposta ad un lungo intervento di restauro che, dopo anni di abbandono dell’edificio, punta a rendere di nuovo usufruibile questa enorme torre.
Grattacielo Pirelli – 1960
La sua struttura ha fatto la storia: in calcestruzzo armato, con pilastri rastremati verso l’alto, una scelta insolita per la realizzazione di grattacieli.

Il grattacielo Pirelli è un altro dei simboli dei grattacieli a Milano e viene chiamato comunemente “Pirellone”. È alto 127,10 m per 32 piani ed è stato realizzato da due grandi maestri dell’architettura del XX secolo: l’architetto Giò Ponti e l’ingegnere Pier Luigi Nervi. Fino al 1966 è stato l’edificio più alto dell’Unione Europea, mentre fino al 2010 è stato l’edificio più alto di Milano.
Torri Garibaldi – 1992
Svettano sopra alla stazione dei treni di Garibaldi e sono alte 100 m ciascuna, per 25 piani. Sono state progettate dagli architetti Laura Lazzari e Giancarlo Perotta e restaurate nel 2012 su progetto dell’architetto Massimo Roj.
Palazzo Lombardia – 2010
Più che un singolo grattacielo si tratta di un complesso di edifici, tra cui una torre di 161,3 m per 43 piani, dalla cui cima si gode una vista a 360 gradi dell’intera città. Il grattacielo è in calcestruzzo armato, acciaio e vetro ed è circondato da un complesso di edifici più bassi, che si sviluppano attorno ad una piazza interna.
Questa piazza dalla forma ogivale è coperta da una struttura modulare in materiale plastico. Con i suoi 4000 mq circa di grandezza è la piazza coperta più grande d’Europa.
Torre Unicredit – 2011
Tra la zona di Porta Garibaldi e Porta Nuova c’è lei, progettata dall’architetto Cesar Pelli. La torre Unicredit di ben 31 piani per 231 m è uno dei più recenti simboli dello skyline milanese, grazie alla sua guglia a spirale. La guglia (o Spire) è un elemento architettonico di circa 85 m ed è stata assemblata pezzo per pezzo in loco, tramite un elicottero. È completamente rivestita di led, che permettono di avere illuminazione notturna o di essere colorata in occasione di diverse ricorrenze.
Diamantone – 2012
La Torre Diamante è il grattacielo in acciaio più alto in Italia ed è chiamato così perché la sua forma sfaccettata ricorda un diamante: le colonne perimetrali sono inclinate rispetto alla verticale e questo genera riflessi cangianti sulla superficie vetrata. Alto 140 m per 30 piani è frutto della progettazione dell’architetto Kohn Pedersen Fox. Questa sua sfaccettatura si ripropone anche in altri due edifici più bassi, detti “diamantini”, che costituiscono il Samsung District (essendo occupati dal brand Samsung).
Torre Solaria – 2013

Progettata dallo Studio Arquitectonica di Miami, la Torre Solaria è alta 143 m per 37 piani fuori terra (e 4 interrati). Nella torre vi sono 102 appartamenti, anche duplex e triplex, ognuno realizzato dando priorità alla luce naturale e agli affacci.
Bosco Verticale, arch Boeri – 2014
Il bosco verticale è costituito da due edifici ad uso residenziale, progettati dallo Studio Boeri. Anche in questo caso c’è un primato: nel 2015 il Bosco Verticale si è aggiudicato il premio come “grattacielo più bello e innovativo del mondo”.
Il Bosco Verticale è infatti un importante esempio di riforestazione urbana a livello internazionale. Sui prospetti sono presenti più di 2000 essenze arboree, che hanno richiesto studi approfonditi di meccanica strutturale e botanica. Architettura viva e sostenibile, dunque!
Il Dritto, il Curvo e lo Storto
No, non siamo in un film di Sergio Leone. La zona Tre Torri sta vedendo in questi ultimi anni la realizzazione di 3 nuovissimi grattacieli a Milano: la Torre Isozaki (o Allianz), soprannominata “Il Dritto”; la Torre Hadid, soprannominata “Lo Storto”; e la Torre Libeskind, soprannominata “Il Curvo”. Per il momento l’unica completata è la Torre Isosaki, a cui segue parte della Torre Hadid, mentre della Torre Libeskind si stanno completando le fondazioni.
I palazzi che vedi sulla sinistra, con le loro linee bianche e sinuose, sono le residenze Hadid. Questa foto infatti è stata scattata dall’attico all’undicesimo piano di una di queste e ti ho portato a vederle in questo home tour!