Conosciuta anche come Miss Minimalist, Francine Jay è un caposaldo nel minimalismo come stile di vita. Per lei essere minimalista non significa solo avere muri bianchi e case vuote, ma si tratta di escludere tutto ciò che ci impedisce di apprezzare pienamente la vita. Ormai è conosciuta nel mondo per tanti libri che danno consigli e raccontano il suo stile di vita.
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Cerchiamo di capire cosa è il minimalismo, da dove viene e come questo ha ispirato Francine, di modo da cercare di cogliere degli esempi da applicare nella nostra vita.

Cosa è il minimalismo
Nelle arti figurative, la corrente minimalista prende piede negli anni ’50, si tratta di una corrente basata sulla convinzione che l’arte abbia una propria realtà e che quindi non sia un’imitazione della stessa, rendendo la giusta importanza alla focalizzazione sul singolo oggetto artistico, pertanto troverai forme geometriche lineari e ripetute, oggetti singoli il più neutrali ed impersonali possibili.
Tra le sue diverse applicazioni artistiche, il concetto di minimalismo è caratterizzato dal motto less is more, ovvero “il meno è meglio”, espressione che è stata coniata dall’architetto Ludwig Mies van der Rohe, padre del razionalismo e uno dei maggiori esponenti del modernismo.

Il minimalismo per Francine Jay
Essere minimalisti per Francine significa trovare il momento in cui si possiede la giusta quantità di roba per soddisfare le proprie esigenze e renderti felice, ma niente di superfluo. Si tratta anche di provilegiare le esperienze piuttosto che le cose. La felicità, per Miss Minimalist, non deriva da ciò che si possiede, ma dalle azioni che compiamo, sostenendo con fermezza che avere meno cosa possa davvero rendere le persone più felici.

Per alcuni anni si è limitata a fare del decluttering, fino a quando non le si è presentata l’opportunità di vendere la casa, compresi tutti gli oggetti, e di trasferirsi col marito nel Regno Unito, portando solo sé solo un borsone a testa, così negli anni hanno acquistato solo quello di cui avevano realmente bisogno; questo le ha permesso di capire cosa è necessario e di cosa si può vivere senza.

Le regole per diventare minimalisti
Lo so che quello a cui stai pensando è di voler fare una tabula rasa compulsiva di tutto ciò che possiedi, ma rifletti su tutto quello che possiedi. La parola chiave del minimalismo è “semplificare” non “banalizzare”, qualcosa di vecchio che per te ha un significato, non necessariamente deve essere lasciato al suo triste destino. C’è una tecnica che alcuni minimalisti hanno pensato per aiutarti a riconoscere cosa è sintomo di impulsività e cosa invece non lo è: se l’acquisto di un oggetto ti richiede meno di venti minuti e meno di venti euro, sicuramente è una cosa di cui puoi fare a meno. Quando ci metti ore a prendere una decisione, allora quella sarà una scelta importante. Dunque, per gli oggetti o per le nuove esperienze, prova ad applicare questo metodo per delinearne l’importanza.

Una delle gioie che può darti il minimalismo come stile di vita è quella della gratificazione. Quando hai ripulito l’appartamento da oggetti vari, quando hai evitato di comprare impulsivamente tanti vestiti che realmente non ti servivano, quando hai rivalutato anche le tue relazioni personali, sentirai quella sensazione di leggerezza unica e rara.