L’Albania è una terra ricca di contrasti e durante il mio viaggio dal centro al Sud ho scoperto le molteplici vite del popolo albanese, attraverso quello che hanno costruito, gli stili e i dettagli. Cosa vedere in Albania per gli appassionati di architettura, se non le case, le città e i siti Unesco?

Berat, Argirocastro e Butrinto

Berat e Argirocastro sono due siti UNESCO molto simili, per Storia e caratteristiche. Casette bianche, realizzate a mano, risalenti al periodo Ottomano: Berat, o in alternativa Argirocastro, sono chicche che non bisogna tralasciare durante il viaggio.

Butrinto è un sito archeologico del periodo ellenico, abbandonato dopo la caduta dell’Impero Romano: questa disgrazia è stata la sua fortuna. Nascosto per anni nella foresta intorno al lago omonimo, Butrinto si è conservata magnificamente fino a noi. Non perderti una passeggiata rilassante sotto gli alberi, a scoprire resti di ville e Basiliche romane.

Un dettaglio importantissimo per chi visita la zona del Lago di Butrinto: l’architettura degli allevamenti di cozze. Gli impianti risalgono al periodo della dittatura comunista, quando si scoprì che il mix di acqua dolce e salata del lago era perfetto per l’allevamento. E le cozze sono il leit motiv di quasi tutti i piatti nella zona!
Himara e le spiagge del Sud
Una piccola fuga dall’architettura, se si tratta di cosa vedere in Albania è obbligatoria. Le spiagge sono spettacolari e gli albanesi lo sanno. Sono quasi tutte attrezzate, con spazi per spiaggia libera e, al Sud, sono prevalentemente sassose.

La costa albanese assomiglia a quella ligure: montuosa con spiagge perlopiù raggiungibili tramite sterrati o in barca. Ottimo il trekking per raggiungerle, facendo base a Himara, oppure la macchina. La vera chicca è Ksamil (vicino Saranda), anche se ormai è un centro sviluppatosi solo in funzione della domanda turistica e davvero apprezzabile fuori stagione.
Tirana
Tirana è la capitale, l’unico grande centro che ho incontrato durante il mio viaggio. Il desiderio di essere città contemporanea è fortissimo e si sente ovunque nelle strade, anche se lo spirito albanese fa capolino dietro ogni angolo. Sono tantissimi i cantieri avviati, tutti firmati da archistar internazionali come lo Studio Boeri e BIG.

La parte che ho apprezzato di più però è la storia che davvero traspare in ogni casa, che rivela come l’architettura della città ne sia un libro aperto per il suo passato. La maggior parte delle case del centro infatti risalgono al periodo della dittatura comunista e moltissime sono state colorate: l’idea è stata dell’ex sindaco Edi Rama, ad oggi Primo Ministro albanese, per vivacizzare e dare un nuovo volto alla città.

Ogni anno viene anche indetto il Mural Fest Tirana, un festival di street artist che da tutto il mondo si radunano sotto la guida del Comune, per dipingere e riqualificare alcune zone della città. Sul sito dedicato trovi anche la mappa dei murales da non perdere!

Guide e suggerimenti
Per un viaggio in Albania consiglio assolutamente tre cose: pazienza (soprattutto nei ristoranti), una macchina per gli spostamenti con l’aria condizionata se è estate e la guida Lonely Planet. Ovviamente consiglio di fare ricerca tra blog, anche inglesi. Sconsiglio l’uso di portali di recensioni non verificate (come TripAdvisor) perchè ho notato molte recensioni sospette oppure informazioni scarne: il web è ancora uno strumento in via di sviluppo.

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