Dare una spiegazione in qualche riga del Bauhaus non è affatto semplice, ma ci provo. Il Bauhaus è stata una scuola di architettura e design, diventata poi un vero e proprio movimento culturale, nata a Weimar nel 1919 (quindi nel 2019 saranno 100 anni) e conclusasi a Dessau nel 1933. La chiusura fu dettata dall’avanzata del partito nazista, che amava poco il progressismo promulgato dal pensiero del Bauhaus. Lo stile caratterizzante viene chiamato modernismo e ha influenzato tantissime forme d’arte, come la danza e la musica.
I principi fondanti del Bauhaus sono essenzialità, estrema modernità, uguaglianza, attenzione al colore e alla forma. Si può riassumere bene il concetto nella famosa frase di Sullivan “la forma segue la funzione”.

Weimar
L’università di Weimar, oggi patrimonio UNESCO, era stata creata dall’architetto belga Henry Van de Velde nel 1906 come scuola di arti e mestieri. Van de Velde venne allontanato nel 1917 in quanto straniero e lasciò le veci proprio a Gropius, che riformò il programma, diede il nome Bauhaus alla scuola e stilò un manifesto progressista poiché era “aperta a ogni persona di buona reputazione, a prescindere dall’età e dal sesso”. Sicuramente si trattava di una aperta sfida al governo, in un momento che non dobbiamo dimenticare.

L’università rispecchia appieno lo stile di Van de Velde, che è considerato da molti il fondatore dell’Art Noveau in Belgio. La scuola è ancora oggi una università, con una facoltà di architettura, ed ospita una delle scale più fotografate del mondo.

Dessau
A causa dei primi dissidi politici il Bauhaus venne trasferito a Dessau nel 1925, dove si alternarono come rettori Gropius, Meyer e Mies Van Der Rohe.

Dessau è ad oggi un luogo simbolo, un complesso di edifici costruito secondo i principi del modernismo seguendo il progetto di Gropius, con una cura incredibile per ogni singolo dettaglio: dalla concept in planimetria (a L) al font usato per il nome sulla facciata, alle maniglie delle porte. La famosa scritta sulla facciata fungeva da vero e proprio cartello informativo: nel 1925 infatti si trovava isolato nel mezzo del campagna.

Novità 2019: 100 anni di Bauhaus
L’uguaglianza era il motore principale, una filosofia che fece estremamente paura al governo nazista e che ci ricorda quanto l’architettura sia alla base della nostra quotidianità e quanto potere abbia. Per i 100 anni dalla nascita del Bauhaus la Germania ha deciso di riappropriarsi del simbolo di questa scuola, celebrandola, come ho scoperto partecipando all’Incoming and Brand Summit 2018 a Weimar.

Nel 2019 un nuovo museo a Weimar aprirà le sue porte, dedicato proprio al Bauhaus. Il progetto è stato affidato ad una ex studentessa del Bauhaus, Heike Hanada. Il museo ospiterà alcuni pezzi della collezione del Bauhaus e si estende su 2.250 mq, suddivisi su cinque piani. Uno di essi è ipogeo, e vuole essere un omaggio alle costruzioni edili realizzate dagli schiavi del campo di concentramento di Buchenwald, nei pressi di Weimar.

A Dessau un altro museo aprirà le sue porte, a completare quello di Weimar per poter ospitare altri 40.000 pezzi della collezione del Bauhaus e dare lustro a tutto ciò che è stato pensato, creato e realizzato durante il ventennio più importante dell’architettura moderna.

Sono tantissimi gli eventi organizzati per i 100 anni del Bauhaus: scopri il programma completo sul sito ufficiale!
Ringrazio l’ente del turismo della Germania per il supporto nella realizzazione di questo articolo.